lunedì 27 giugno 2011

Triathlon di Idro

Sapevo che quello che andavo ad affrontare come personale esordio in “acque libere” non era certo il più semplice dei triathlon sprint ma, come spesso accade quando si affrontano prove personali impegnative, la soddisfazione finale è direttamente proporzionale alla difficoltà della stessa.

NUOTO

Diciamo che sono sopravvissuto ... Penso di non aver mai nuotato così male... innanzitutto l'acqua era freddissima (il lago d'Idro è praticamente in una conca tra le montagne dove il sole arriva solo al pomeriggio) e la partenza alle 8.30 non ha certo permesso all'acqua di scaldarsi. Praticamente ho nuotato tutti i 750 metri in affanno e non sono mai riuscito nè a spezzare il fiato nè a scaldarmi, forse anche a causa di una certa tensione che mi aveva assalito quando ho visto dove si trovavano le boe ... insomma, come previsto, il lago non è la piscina e non sono mai riuscito a mettere in pratica quel poco di tecnica che ho imparato in questi sei mesi di esperienza natatoria. Meglio stendere un velo pietoso anche sul tempo impiegato per togliere la muta e prepararmi alla frazione bici … penso però che si sia comunque trattato di una prova utilissima e sono fin d’ora più che convinto che alla prossima occasione non possa che andar meglio.

BICI

La bici consisteva in una salita di circa 10 Km che da Idro portava in direzione Valvestino, nei primi tre o quattro Km la pendenza era attorno al 5% mentre nella seconda metà si attestava attorno al 10% rendendo la scalata abbastanza impegnativa; in questa seconda fase, pur non essendo allenatissimo, ho avuto buone sensazioni e sono riuscito a recuperare e superare una ventina di concorrenti che procedevano ad un ritmo inferiore al mio; purtroppo al giro di boa ho pasticciato con il cambio e sono riuscito nell’impresa di far scendere la catena ed ho dovuto fermarmi perdendo diverso tempo prima di ripartire … insomma, una buona metà di quelli che avevo oltrepassato in salita sono sfrecciati velocemente in discesa oltrepassandomi senza possibilità di recupero in quanto non vale certo la pena di rischiare l’osso del collo per guadagnare qualche secondo in meno.

CORSA

Abbastanza bene ma meno brillante che nella frazione finale dei duathlon, forse la frazione in bici si è fatta sentire nelle gambe, in ogni caso sono riuscito a recuperare alcune posizioni finendo in maniera abbastanza brillante.

CONSIDERAZIONE FINALE

E' inutile sottolinerae che un campione non lo diventerò mai ( a quarant’anni suonati poi… ) ma uscire tra gli ultimi a nuoto e trovare la zona cambio quasi deserta proprio non mi piace pertanto se vorrò fare altri triathlon dovrò imparare a nuotare decentemente in modo da stare nella media o poco meno; fino alla fine dell’estate andrò avanti ad allenarmi così alla buona ma a Settembre/Ottobre vedrò il da farsi, forse sarà il caso di trovare un istruttore che mi aiuti a migliorare la tecnica o in alternativa mi limiterò alla corsa ed a qualche duathlon.

9 commenti:

  1. mi sembra di rivedere la mia prima gara in acque libere l'anno scorso a capalbio. in poco tempo vedrai come quello che ritieni un intralcio (muta "soffocante" + difficoltà di svestizione) già tra 2-3 gare ti sarà di grande aiuto è noterai più i benefici del galleggiamento che gli aspetti negativi. E da lì in poi i miglioramenti, anche con il cronometro, verrano di conseguenza già dal prossimo anno.
    Vedrai!
    ;-)

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  2. quella del nuoto è una pecca di molti nel triathlon, ma nel tuo caso essendo la prima volta hai sicuramente molto margine.

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  3. Non disperare. Come ti ho detto nel nuoto hai ampi margini di miglioramento, e per la prossima stagione agonistica avrai sicuramente migliorato un casino. Il nuoto è all'80% tecnica. Appena la farai tua vedrai che tutto cambierà!

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  4. Bravo lo stesso, Enrico!
    Alla fine è tutta esperienza, e vedrai che con un po' di lezioni ben fatte la tecnica del nuoto migliorerà
    (certo che detto da un "ferro da stiro" come me, è proprio un parere attentibile....)

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  5. @ stefanoSTRONG : spero che tu abbia ragione, d'altra parte dopo pochi mesi di nuoto non posso certo pretendere di più ...

    @ Tosto : a me basterebbe riuscire a restare anche nella seconda metà ma non proprio in fondo ;-)

    @ Ibiza130 : dal prossimo autunno proverò ad intensificare l'allenamento in piscina e vedremo se ci saranno miglioramenti ...

    @ Foia : grazie, sono d'accordo con te che l'esperienza è sempre utile !

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  6. ma sei tu che sui primi tornanti mi hai detto "dai Piacenza che ce la facciamo ... forse ..." ?

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  7. @ Distinto : certo che sono io, ma come hai fatto a "scovarmi" ?

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  8. dal nr di pettorale ho guardato sulle foto di stampa eventi e mi ricordavo del body. poi leggendo che eri con me in coda all'uscita da T1 è stato abbastanza semplice

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  9. Bravo Rocha!!!!! L'esordio in acque libere è sempre una data da ricordare! Anche io ho fatto fatica a Lecco l'anno scorso, ma è sempre una esperienza indimenticabile... Brao!

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