Molto spesso, quando sento di avere la possibilità di cogliere un buon risultato, la troppa sicurezza e la voglia di andare oltre le mie reali possibilità, alla mi fanno ottenere riscontri insoddisfacenti. Cosa è successo esattamente ? Sto bene e la condizione è buona pertanto ieri avrei potuto senza grosse difficoltà migliorare di 20/30" il mio personale di 1 h 27' 56" cercando di mantenere un'andatura costante leggermente inferiore a 4'10"/Km . Invece già da qualche giorno inizio ad aver voglia di stupire me stesso e provare a scendere sotto l'ora e ventisei pertanto parto abbastanza forte (per modo di dire dai ...) , passo i diecimila leggermente sotto i 41' ed al cartello dell'undicesimo chilometro vedo scattare i 45'00" sul mio cronometro e, soddisfatto, penso di essere in linea con il mio obiettivo. Peccato che dopo due/tre Km, complice una seconda parte leggermente in salita, la velocità inizia a diminuire progressivamente attestandosi attorno ai 4'14"/km con il 17° Km di vera crisi percorso a 4'38" ... Peccato perchè potevo, anzi dovevo, fare meglio; alla fine chiudo in 1 h 28' 28" che rimane comunque la mia seconda prestazione in assoluto su questa distanza e soprattutto un'esperienza utile per la prossima prova dove un briciolo di umiltà in più certo non guasterà. In ogni caso alla fine rimane il ricordo di una bella mattinata di sole ed una fotografia con il mitico Gianni Poli, il solo bresciano ed uno dei pochissimi italiani capaci di vincere la maratona di New York.
lunedì 29 marzo 2010
Maratonina di Cellatica
Molto spesso, quando sento di avere la possibilità di cogliere un buon risultato, la troppa sicurezza e la voglia di andare oltre le mie reali possibilità, alla mi fanno ottenere riscontri insoddisfacenti. Cosa è successo esattamente ? Sto bene e la condizione è buona pertanto ieri avrei potuto senza grosse difficoltà migliorare di 20/30" il mio personale di 1 h 27' 56" cercando di mantenere un'andatura costante leggermente inferiore a 4'10"/Km . Invece già da qualche giorno inizio ad aver voglia di stupire me stesso e provare a scendere sotto l'ora e ventisei pertanto parto abbastanza forte (per modo di dire dai ...) , passo i diecimila leggermente sotto i 41' ed al cartello dell'undicesimo chilometro vedo scattare i 45'00" sul mio cronometro e, soddisfatto, penso di essere in linea con il mio obiettivo. Peccato che dopo due/tre Km, complice una seconda parte leggermente in salita, la velocità inizia a diminuire progressivamente attestandosi attorno ai 4'14"/km con il 17° Km di vera crisi percorso a 4'38" ... Peccato perchè potevo, anzi dovevo, fare meglio; alla fine chiudo in 1 h 28' 28" che rimane comunque la mia seconda prestazione in assoluto su questa distanza e soprattutto un'esperienza utile per la prossima prova dove un briciolo di umiltà in più certo non guasterà. In ogni caso alla fine rimane il ricordo di una bella mattinata di sole ed una fotografia con il mitico Gianni Poli, il solo bresciano ed uno dei pochissimi italiani capaci di vincere la maratona di New York.
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Ci sta talvolta provare un pochino di più pure per capire se il salto di qualità è arrivato
RispondiEliminaQuoto Gian Carlo, stessa condotta "dissennata" da me adottata alla Stramilano..., volevo toccare il limite e ci son riuscito ora il "confine" è più chiaro nella mente.
RispondiEliminaLunghe corse!
Anch'io c'ho provato alla recente Maratona di Treviso, con scarsi risultati. Una volta ogni tanto val la pena provare, tanto per rendersi conto dell'importanza della "condotta intelligente"
RispondiEliminacmq bella prestazione e poi il periodo, almeno per me, è un po' di stanca tra cambio di stagione e ora legale :)
RispondiEliminaMi dispiace... sento che sarà questione di settimane e il PB te lo porterai a casa senza alcun problema... Forza Rocha!
RispondiEliminaconsolati, non sei l'unico a cui capita.
RispondiEliminaOps scusa non avevo visto prima il tuo post e non sapevo se c'eri anche tu a Cellatica. Hai fatto molto bene direi; l'assalto al PB lo proverai alla prossima. Il percorso comunque non era molto agevole con tutti quei cambi di direzione e la leggera ascesa nel finale.
RispondiEliminasuvvia enrico. va benissimo così. le occasioni per le mezze non mancano. e l'esperienza è un forte aiuto.
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