martedì 6 gennaio 2009

De André, dieci anni fa

Non amo particolarmente chi, approfittando subdolamente degli anniversari della scomparsa di grandi artisti, trova l'occasione giusta per fare ulteriore business e ne approfitta per trarne vantaggio personale; mi riferisco alle emittenti televisive con le loro trasmissioni spesso banali e poco approfondite, ai giornali che se ne escono con articoli superficiali, alle case discografiche che pubblicano l'ennesima raccolta di successi e chi più ne ha più ne metta. Ho scoperto Fabrizio De André alle scuole elementari più o meno trent' anni fa quando lessi il testo di "La guerra di Piero", successivamente la volli ascoltare e, nonostante fossi ancora bambino, iniziai ad amare le sue canzoni, dapprima in maniera un po' superficiale e negli anni successivi approfondendo e magari interpretando a modo mio ciò che questo grande poeta scriveva. Più avanti con gli anni ho avuto la fortuna di assistere a quattro suoi concerti dei quali conservo un bellissimo ricordo ed un biglietto nel portafoglio; se un alieno capitato per caso sulla terra mi chiedesse di leggerli un solo testo sceglierei senza dubbio "La domenica delle salme" un brano che, a distanza di 19 anni dalla pubblicazione, non ha ancora esaurito e credo mai esaurirà la sua incredibile capacità di analisi di un periodo storico (la caduta del muro di Berlino) dopo il quale tanti pensarono che i problemi del mondo stavano per finire ( ! ) mentre al contrario, dietro il "feretro del defunto ideale" il giorno dopo rimarrà solamente "una pace terrificante".

4 commenti:

  1. Incredibile anch'io anche se 40 anni fà e non 30 purtroppo, alle elementari ho avuto una maestra tanto intelligente da farci leggere la guerra di Piero' io credo che fra 20 anni ci renderemo conto che De Andrè è stato uno dei più grandi poeti di fine millennio...una cosa mi fà un'enorme piacere lo conosce mio figlio e lo ama e sono altrettanto sicuro che quando sarò polvere ci sarà un altro ragazzo che lo leggerà e lo ascolterà apprezzandolo ancora... e sempre piu' contemporaneo nonostante gli anni... e questa è la fortuna dei grandi poeti.

    RispondiElimina
  2. Non mi piace particolarmente De André, e mi è piaciuta ancor meno la campagna televisiva di questi giorni.....però apprezzo chi come te si appassiona a un personaggio sicuramente non banale come tanti di quelli che in questi giorni lo incensano. Un saluto !

    RispondiElimina
  3. Una grande capacità di analisi e comprensione della vera essenza dell'umanità alquanto rara da trovarsi, senza mai giudicare, questa è la cosa che più apprezzo di lui e delle sue canzoni.

    RispondiElimina