Ecco, non ho dubbi nel ritenermi appartenente a questa seconda categoria, le discese mi sfiancano non solo nel corpo (quadricipiti di marmo e caviglie doloranti) ma anche mentalmente con un notevole dispendio
di energie psico-fisiche; se poi ci aggiungiamo un bel campionario di vesciche ai piedi avrete capito il motivo per il quale dal punto di vista strettamente sportivo la mia prestazione non può certo definirsi soddisfacente. A questo punto qualcuno si sarà fatto l'idea di una prova tutto sommato negativa sotto diversi aspetti, invece no, questa volta non c'è delusione in quanto ritengo che sia comunque stata una mattinata spesa bene; solo per il fatto di aver conosciuto personalmente Beppe (grandissimo 4° classificato, ma lui è su un altro pianeta), Filippo e Navarre posso dire che ne valeva la pena; a differenza delle corse su strada l'aspetto che più mi è piaciuto in questo tipo di manifestazione è il rapporto di condivisione della fatica che si crea tra i partecipanti, il poter scambiare due chiacchiere, incoraggiare chi non ce la fa più o essere incoraggiato in un momento di crisi, tutte sensazioni che solo il trail può far provare. Solo per queste ragioni posso fin d'ora dire che mi piacerebbe riprovarci, magari scegliendo un tracciato anche maggiormente lungo ma più adatto alle mie caratteristiche.
Io amo i Trail, ma anche per me le discese sono un lato dolente! ma se non ci fossero sarebbe un gara in salita e basta.
RispondiEliminaQuindi facciamole pian piano.
comunque complimenti un trail di 34km è sempre molto impegnativo.
Beh...complimenti. Io ho solo detto a un mio amico che ha fatto la 34 Km che è matto, ma vedo che di matti ce n'è un bel pò. (E' tutta sana invidia la mia)
RispondiEliminaCiao Rocha, certo che per l'esordio nel trail ti sei scelto un percorso da incubo (piacevole incubo. E' stato un piacere correre gran parte della gara insieme, a presto,
RispondiEliminaFilippo
Bravo Rocha, grande esperienza sportiva e di vita! Sei appassionato anche di fotografia?
RispondiEliminaHo trovato la mia breve esperienza Trail a dir poco strepitosa e piacevole ... ma anche massacrante ed anch'io come te in discesa sono una chiavica immane questo purtroppo frega e toglie un po' di quel gusto particolare che si respira nel lasciarsi andare cercando l'appoggio giusto quasi in volo...è bella questa gara ma ci vuole tendini sani e gambe forti.
RispondiElimina@ Tosto : sono convinto che la capacità di scendere velocemente tra sassi e fango sia una dote innata, forse si può leggermente migliorare con l'allenamento specifico ma per me resterà sempre il mio tallone d'Achille.
RispondiElimina@ Ale57 : guarda che, fatta ai miei ritmi, non è niente di speciale, avresti tranquillamente potuto partecipare anche te.
@ Filippo : più passano i giorni e più mi viene voglia di programmare un altro trail, magari con discese meno tecniche ...
@ Bellabigo : grazie ! Si, mi piace fotografare anche se, nell'era del digitale, preferisco ancora la mia vecchia Minolta X300 di vent'anni fa !
@ Dante : si, molto piacevole ma nello stesso tempo massacrante, non tanto come fatica fisica tipo maratona ma più come dolori muscolari dovuti alla non abitudine a questo genere di tracciato.