mercoledì 11 novembre 2009

La mezza di Busto Arsizio

Vi dico la verità: la scorsa settimana avrei tranquillamente scommesso qualche centesimo di euro su un buon miglioramento del mio personale sulla distanza in quanto è un periodo che gli allenamenti vanno bene, che non ho acciacchi (tocco ferro) e che fisicamente mi sento "forte". La prova tangibile di quanto sto dicendo è la brutta fotografia della mia mano sinistra che potete ammirare qui a fianco che dimostra ciò che mi ero scritto prima della partenza, cioè i passaggi al 5°, 10°, 15° e 20° Km che mi avrebbero teoricamente portato a chiudere la mia prova una decina di secondi sotto l'ora e 27' migliorandomi di circa un minuto rispetto a tre settimane fa in quel di Cremona. Peccato che Domenica non fosse proprio la giornata ideale, dopo una nottata di pioggia ed un viaggio di 140 Km all'alba, Busto Arsizio mi ha accolto con condizioni tutt'altro che ideali per correre.

Il percorso, se tralasciamo l'aspetto "estetico" (non me ne vogliano gli abitanti del posto ma non ho fatto altro che vedere capannoni e zone industriali) l'ho trovato abbastanza veloce, peccato che già al 1° Km avessi le scarpe inzuppate d'acqua e che la corsa fosse ampiamente falsata dal tentativo di schivare gigantesche pozzanghere dove si affondava fino alla caviglia; numerose erano le curve dove le foglie cadute dagli alberi inzuppate di acqua e fango rendevano poco stabile l'equilibrio del podista. Oltre a questo, nella seconda parte della gara un vento molto fastidioso aumentava ulteriormente le difficoltà. Nonostante condizioni non certo ottimali, fino al 10° Km sono riuscito a rispettare i passaggi previsti e forse l'errore è stato proprio questo in quanto ha richiesto un dispendio di energie superiore alle mie attuali possibilità. Forse, se mi fossi accontentato di migliorarmi di qualche secondo e avessi seguito un ritmo di 2/3 secondi al km più lento probabilmente avrei centrato l'obbiettivo; al contrario, forzando troppo all'inizio ho finito con il correre la seconda metà troppo lentamente chiudendo ormai demotivato con il tempo di 1 h 29' 11" . Quando non raggiungo ciò che mi sono prefissato c'è sempre una certa delusione in me, sono però profondamente convinto che la parte positiva dello sport sia saper accettare serenamente anche le sconfitte personali, peccato che quest'ultima cosa non sempre mi risulti facile. Rimango però dell'idea che, nel running come nella vita, bisogna sempre provarci e cercare sfide stimolanti e nuovi traguardi da tagliare. In questo periodo sto cercando il prossimo. Lo troverò ?

11 commenti:

  1. Anche per me c'è delusione dopo un obbiettivo mancato, ma poi a mente fredda cerco di capirne le cause per poi far meglio in futuro se è colpa mia

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  2. La componente strategica è fondamentale nello sport ma non si ha sempre la freddezza di rinunciare a raggiungere un obiettivo solo perchè non ci sono le condizioni (interne ed esterne) che ci si aspettava. Per me è tentare il colpo che statisticamente mi viene peggio che però, se efficace, mi dà una grande soddisfazione, per te è stato sfidare le condizioni ambientali.
    Se tu avessi rinunciato a seguire la tua tabella questo tuo post avrebbe forse preso la piega del rammarico di non aver "giocato" abbastanza. ;-)

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  3. io una settimana fa ho corso una mezza e ho ottenuto lo stesso tempo dell'anno scorso..lo stato d'animo è: "un anno buttato via"

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  4. Ogni tanto qualche schiaffo fa bene !
    e poi ancora per una volta mi sei virtualmente arrivato dietro... visto che forse è l'ultima...me la tengo stretta

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  5. Io la penso come Emanuela: dopo 140 Km, sveglia all'alba, fastidio per freddo e pioggia tanto valeva provarci lo stesso. Se in queste condizioni e con una seconda metà di gara demotivata fai 2 minuti peggio del previsto su 21 km, significa che comunque sei in forma e che ci hai messo impegno.
    La delusione ha i suoi risvolti positivi. Può essere il primo spunto per trovare il prossimo traguardo.

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  6. Molto belle le ultime tre righe!
    Lo troverai un altro obiettivo, lo troverai! E le gare non andate come si era previsto servono come nuovo stimolo a fare meglio!

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  7. Dopo ogni traguardo c'è sempre...un altro traguardo! Magari anche più di uno alla volta, l'importante è scegliere per bene, ma sono sicuro che tu il prossimo l'hai già trovato.
    E ricorda che se corri una mezza abbondantemente sotto l'ora e mezza... non è da tutti!
    ciao.

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  8. dai, forza...finita una gara se ne fa un'altra...che andrà ancora meglio...

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  9. @ Tosto : parole sante, un briciolo di autocritica fa sempre bene.

    @ emanuela: grazie per il tuo commento. Sono sostanzialmente d'accordo con te, è meglio provarci che avere rimpianti per non averlo fatto.

    @ alexxxandro : cerchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno e proviamo a dirci "un anno pù vecchi e non siamo peggiorati":-)

    @ GIAN CARLO : dici sempre che è l'ultima ma alla fine non molli mai !

    @ Abro : come ho detto nei miei post in questo periodo mi sento bene, peccato non essere riusciti a sfruttare al 100% lo stato di forma attuale.

    @ franchino : grazie, in effetti quando le cose non vanno come sperato bisogna saper trarre lo stimolo dall'esperienza per fare meglio l'occasione successiva !

    @ Ale57 : l'obbiettivo a cui tengo l'ho forse già trovato, ne parlerò prossimamente. Grazie per i complimenti, sei troppo buono !

    @ Anna : grazie per l'incoraggiamento !

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  10. Presente anch'io in quel di Busto... senza miglioramenti rispetto a Cremona(!!!!) Non è che sarai anche a Firenze??? Alla grande, ciao!!

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  11. @ unoazero2000 : grazie per la "visita" al mio blog, complimenti anche a te, ho visto i tuoi tempi e sei di un altro pianeta ! No, niente Firenze, di maratona se ne parlerà nel 2010 !

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