domenica 9 agosto 2009

Il viaggio

Ogni paese del mondo viene identificato nell'immaginario collettivo da
una serie di stereotipi che non sempre vengono poi confermati quando
si ha l'occasione e la fortuna di viaggiare nei luoghi che fino a quel
momento avevamo visitato solo attraverso le nostre letture o con la
nostra fantasia.
Ho volutamente parlato di fortuna in quanto purtroppo il desiderio di
conoscere popoli e culture diversi dal nostro si scontra con le
oggettive possibilità di una normale famiglia di quattro persone;
penso pero' che uno dei (pochi) aspetti positivi della globalizzazione
sia la possibilità di auto-organizzare viaggi a costi accessibili
tramite Internet senza affidarsi ai vari tour operator o alle (da me)
odiate gite organizzate nelle quali viene prevista nel programma
persino la sosta al bagno. Quest'anno la scelta e' caduta sulla
Svezia, paese dal quale sto scrivendo in questo momento e, tanto per
ricollegarmi al discorso fatto all'inizio, per il momento dico solo
che fa caldo, si gira in maniche corte e che non so cosa farmene dei
giubbini e delle felpe che ho in valigia. A presto per commenti più
dettagliati.

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